Milan – Brescia dura 30 minuti. Gli altri 60 rappresentano una partitella di allenamento per gli uomini di Allegri, che gestiscono l’ampio vantaggio e conquistano senza troppi patemi i 3 punti che gli permettono di riportare a 3 le lunghezze di vantaggio sulla Lazio. Allegri cambia qualche interprete: rientra Pirlo a centrocampo, Boateng prende il posto di Seedorf dietro le punte. I protagonisti invece sono sempre gli stessi: Ibrahimovic e Robinho, gli ultimi arrivati nel mercato d’agosto, i primi a trascinare il Milan sempre più lontano dai cugini nerazzurri. Passano 3 minuti dall’inizio della gara: Ibra duetta sulla sinistra con Ambrosini e serve a centro area l’accorrente Boateng che in spaccata sigla il suo primo goal con la maglia del Milan. Il Brescia prova a ricompattarsi.Caracciolo, memore dell’ottima prestazione di poche settimane fa sempre a San Siro contro l’Inter, si inventa una spettacolare rovesciata che Abbiati sventa con un riflesso degno da portiere della Nazionale. Si tratta del primo e ultimo lampo del Brescia, perchè al 27° uno sciagurato retropassaggio di Hetemaj lancia Robinho a tu per tu con Sereni, sinistro angolato e 2 a 0 servito. E come potrebbe Ibrahimovic non partecipare alla festa? Passano due minuti e lo svedese si costruisce il gol da solo, controlla al limite dell’area, salta secco Martinez e scaglia in rete a 115 km/h il goal del 3 a 0, la rete che chiude la partita. Il Brescia è allo sbando, Zebina serve a Boateng la palla del poker, ma il ghanese si fa ipnotizzare dal portiere avversario. Nel secondo tempo c’è spazio per tutti: entrano Yepes, Flamini e Ronaldinho. I ritmi sono blandi: Robinho, servito da Boateng, e Ronaldinho, servito da Abate, potrebbero arrotondare il risultato, ma va bene così. Il Milan sale a 33 punti in classifica, il Brescia, ma in partita, rimane a 12, in piena zona retrocessione.