“Spero di rimanere qui, ma sono ancora per metà del Genoa. Campionato, Champions, Coppa Italia: perchè porsi limiti? Se va bene faccio un altro tatuaggio sul braccio sinistro e se segno il gol dello scudetto tenetevi pronti: ballerò in campo come Michael Jackson”.
Parole e pensieri di Kevin Prince Boateng, guerriero del Milan di Allegri. Proprio l’allenatore toscano è il principale fautore dell’ascesa del numero 27 ghanese. Inserito nel ruolo di trequartista con licenza di offendere, l’ex Portsmouth si sta rivelando essenziale per la capolista. La sua capacità di spaccare le partite è sotto gli occhi di tutti e a farne le spese è stato il Napoli nel
Boateng si tatua il Milan e dice: “se segno il gol scudetto ballo come Michael Jackson”
Ecco perchè Mou non andrà alla Roma, ma i giallorossi potrebbero avere Ancelotti
“Se dovessi andar via dal Real mi piacerebbe andare in una grande squadra del campionato inglese o italiano. Ma non allenerei mai una rivale di una squadra in cui sono già stato e bene. Per esempio potrei mai andare al Barcellona visto che provengo dal Real, o alla Juve dopo quello che ho vissuto da nerazzurro”. Queste le parole pronunciate ieri da Josè Mourinho che hanno fatto pensare al grande colpo della società capitolina. Ammesso e non concesso che la nuova proprietà vorrebbe un
Giugno è lontano, ma il mercato è caldissimo: ore decisive per Mexes, Sanchez, Kakà …
La sessione di mercato cosiddetta di riparazione è terminata da poco, ma i grandi club europei sono più che mai attivi e proprio in questi giorni si stanno definendo le prime trattative.
Milan: il primo rinforzo sarà probabilmente Philippe Mexes. Sembra infatti che dopo alcuni mesi di stallo si stia definitivamente definendo il passaggio del biondo francese alla società di via Turati. Il giallorosso è libero di firmare un contratto con altri club già dal 31 gennaio, ma nelle ultime ore
Troppo Milan: Ibra, Boateng e Pato affondano il Napoli
27° di Serie A: Inter a -2 dalla vetta; Udinese a valanga a Palermo
In attesa del big match Milan – Napoli di domani sera (San Siro, ore 20:45), l’Inter scavalca i partenopei e si porta a -2 dai cugini dopo aver superato nel posticipo di Marassi la Sampdoria di Di Carlo: partita ostica per gli uomini di Leonardo fino al 73° quando un gioiello di Wesley Snejider su calcio di punizione sblocca il risultato; di Eto’o allo scadere la rete per lo 0 a 2 finale. Incredibile quanto accaduto al Barbera nel pomeriggio: l’Udinese ha superato il Palermo per 7 reti a 0. Mattatori della partita, neanche a dirlo, Alexis Sanchez, autore di 4 reti, e Totò Di Natale, tripletta per lui. Ore contate per Delio Rossi sulla panchina del Palermo; il presidente Zamparini ha dichiarato che c’è l’1% di possibilità che Rossi guidi ancora i rosanero in questa stagione. Per il sostituto di parla di Serse Cosmi. L’Udinese intanto vede sempre più da vicino la zona Champions, complice la sconfitta della Lazio a Cagliari: l’autorete sfortunata di Dias vale l’1 a 0 finale. Tempi difficili anche per Roma e Juventus: i giallorossi in vantaggio di due reti con il rigore di capitan Totti e la rete di Juan, si fanno rimontare nel finale dalla doppietta di Amauri, che regala al Parma un punticino fondamentale in zona salvezza. Fischi all’Olimpico di Roma, fischi all’Olimpico di Torino, dove nell’anticipo di sabato la Juventus ha subito l’ennesimo KO, affondando sotto i colpi dell’ex Di Vaio: 2 a 0 per il Bologna e Del Neri appeso a un filo.
Di Vaio spinge la Juve nel baratro: doppietta dell’ex e Del Neri sulla graticola

La delusione dei giocatori bianconeri al termine di Juve-Bologna
C’era addirittura chi sosteneva che sarebbe stata una passaggiata la sfida interna dei bianconeri col Bologna. Gli ospiti giungevano dal dispendioso recupero infrasettimanale contro la Roma mentre la Juve era affamatissima dopo la figuraccia di domenica scorsa. Finisce però con una vittoria secca quanto sonante per gli uomini di Malesami che espugnano l’Olimpico con un netto 2-0 firmato da capitan Marco Di Vaio. Juventus nel pallone ma anche sfortunata nell’arco dei 90 minuti e Del Neri che rischia grosso dopo la grande contestazione dei tifosi. A tutto ciò si aggiungono dei dati incontestabili che condannano il tecnico: