Top&Flop della Serie A: Cassano e Pazzini ex Samp con destini contrari

TOP:

I vecchietti della Serie A: Decisivi più che mai per le proprie squadre e sempre più determinanti nel raggiungimento degli obiettivi. La copertina è ancora per Totti, la cui doppietta evita a Montella il primo K.O. in campionato. Il capitano giallorosso si è ripreso la Roma a suon di gol e mettendo nel mirino Baggio tra i marcatori più profilici di tutti i tempi. Da numero 10 a numero 10 il passo è brevissimo e la strada da Roma porta Torino dove sventola ancora una volta la bandiera Alessandro Del Piero. Relegato ad un ruolo di comparsa da Del Neri è tornato ad essere importantissimo per le sorti della Vecchia Signora. Se poi dovessimo commentare il gol di ieri saremmo in difficoltà in quanto ogni aggettivo per un campione del genere sarebbe riduttivo. Qualche centinaio di chilomentri più in basso una città intera, Bologna, è ai piedi di Marco Di Vaio, bandiera e anima della squadra guidata sapientemente da Malesani. Sulla maglia il numero 9, quello dei bomber di razza, ma lui è molto di più per i rossoblu dal momento che ha praticamente svolto il ruolo di giocatore, capitano, allenatore e psicologo di una società che si è trovata in bruttissime acque per mesi. Scorrendo le gesta di questi veterani del rettangolo verde non si possono tralasciare le gesta di Totò Di Natale, colui che ha detto no alla Juventus e che poi ha portato la sua Udinese sopra i bianconeri più conosciuti.Con il rigore di ieri fanno 25 e classifica dei cannonieri sempre più dominata. L’ultima nota è per Sergio Pellissier, l’altoatesino sta conducendo il Chievo all’ennesima salvezza a suon di reti.

Pazzini: L’attaccante nerazzurro è l’uomo copertina della rimonta nerazzurra ai cugini del Milan. Ha lasciato in Gennaio il porto di Genova per soffiare nelle vele dell’Inter targata Leonardo. Quello di ieri è il più pesante (e discusso) dei gol siglati col maglia dei Campioni d’Europa ma il conteggio dice già 6 reti in 10 match.

FLOP:

Cassano: Stesso percorso di Pazzini ma con destini totalmente differenti. Nella giornata che proclama il “Pazzo” nuovo beniamino della Milano nerazzurra lui affonda con il suo Milan nelle acque palermitane. Chiamato ad una prova maiuscola nel sostituire Ibra, il barese si presenta ancora in una condizione degna del peggior Ronaldinho. Statico e lento non azzecca un passaggio fallendo anche una ghiotta palla gol che avrebbe permesso agli uomini di Allegri di affrontare il derby con meno patemi.

Sampdoria: E’ evidente che il problema non era Di Carlo dal momento che i doria sono rimasti una compagine senza idee ne grinta. Esatto esempio di cosa una società non deve fare con l’eliminazione nei preliminari di Champions e le successive cessioni di Cassano e Pazzini. Attacco talmente stitico che Maccarone sembra diventato un dilettante (errore decisivo ieri dal dischetto) e Macheda sta deludendo le attese di chi lo aveva anzi tempo eletto miglior under21 italiano. A questo aggiungiamo che la panacea al mal di gol non può di certo essere Biabiany e cosi abbiamo il quadro di una formazione che rischia clamorosamente di retrocedere. Forse Garrone dovrebbe farsi un bel esame di coscienza e pensare se i soldi fanno veramente la felicità.

 



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