Allegri apre a Kakà, ma il brasiliano serve davvero???

Le emozioni non si dimenticano. E’ questa la filosofia che in casa Milan è sempre stata osservata con grande rigore ed è per questo che al presunto ritorno di Kakà molti tifosi hanno sentito il cuore tornare a battere. Ma siamo certi che il Milan farebbe un affare???
Partendo da un discorso puramente economico parrebbe di si visto che l’ex Pallone d’oro ha lasciato Milano rinvigorendo le casse di Via Turati con ben 64 Mln di euro e tornerebbe a costi ben più bassi. Galliani infatti punta a ripetere l’operazione Ibra offrendo al Real il prestito con diritto di riscatto obligatorio fissato intorno ai 35Mln, circa la metà di quelli spesi dal Real un anno e mezzo fa. A queste cifre sembrerebbe assurdo dire no ad un giocatore come Kakà ma a questi bisogna aggiungere gli 8 milioni netti (16 lordi) per 4 anni che il campione brasiliano vorrebbe. L’affare si aggira quindi intorno ai 100Mln e con un budget del genere il Milan potrebbe sistemare la squadra con l’acquisto di difensori di fascia (si parla di Coentrao e Cissokho) e regalare ai tifosi un giocatore del calibro di Pastore. Altro punto è quello squisitamente tecnico. Allegri ha oggi dichiarato: ” Kakà è un giocatore straordinario” ma, a meno di clamorosi colpi di testa presidenziali, per un campione che arriva ce n’è uno che parte e l’indiziato numero uno è Ronaldinho. Il Gaucho è l’idolo della folla che non apprezzerebbe la vendita del numero 80 (neanche per riabbracciare Riky) ed inoltre gli introiti ricavabili dall’operazione coi Galaxy non sono esageratamente alti.  Se a queste ragioni aggiungiamo che Dinho è il pupillo del presidente Berlusconi capiamo presto che lo scenario non è plausibile. Diverso sarebbe se a partire fosse Pato in quanto il City è disposto ad offrire 75Mln di euro (anche se il Papero ha detto che partirebbe solo con destinazione Barcellona). Il giovane brasiliano è costantemente alle prese con problemi muscolari ed inoltre c’è chi parla di una promessa riguardante il 21enne fatta da Galliani al neo-presidente blaugrana in occasione dell’acquisto di Ibrahimovic. Su questa ipotesi però c’è il veto di Allegri, Braida e soprattutto della squadra che vede in Pato il vero fuoriclasse capace di riportare il Milan sul tetto del Mondo. Non è finita qui: lo scetticismo aumenta ripensando agli ultimi colpi sull’asse Madrid-Milano partendo da Emerson, passando per Ronaldo e finendo con Huntelaar. Insomma tutti pacchi rifilati dalle Merengue che porterebbero a dire razionalmente che l’operazione Kakà “non s’ha da fare” ma si sà, al cuor non si comanda e non stupitevi se in caso di matrimonio i tifosi torneranno a cantare “Siam venuti fin quà per vedere segnare Kakà”.



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