La Roma affonda l’Inter: all’Olimpico finisce 2-1. Campionato riaperto.

Finisce con i giallorossi sotto la curva sud a festeggiare una vittoria che fa sognare una intera città.
La Roma supera l’Inter e si porta a meno uno dalla vetta con un calendario che la avvantaggia rispetto alle rivali. Ranieri batte Mourinho e Toni torna a segnare un gol decisivo.
Partita assai bloccata in avvio. La Roma tiene bassi Pizarro e De Rossi per non lasciare spazi a Sneijder. Per cui le cose più interessanti si vedono sulla fascia dove si affrontano Maicon e Riise: prendono palla all’avversario e ripartono entrambi con progressioni che esaltano lo spettacolo e il pubblico. Nella terza linea interista Lucio e Samuel giocano d’anticipo e chiudono ogni spazio in mezzo. E così Vucinic per trovare spazi agisce per vie esterne e quando arriva sul fondo a destra crea problemi: sarà una delle chiavi tattiche più importanti.Con situazioni così bloccate, logico sia un calcio piazzato a fare la differenza. E così accade che su una punizione della trequarti Burdisso, sul secondo palo, salta più alto di tutti, Julio Cesar compie una mezza papera non bloccando e De Rossi ci mette tutto il suo peso fisico per sbriciolare il muro di Samuel che cerca di proteggere il pallone che il portiere brasiliano non abbranca.
Poche reazioni dell’Inter che non riesce ad avvicinarsi all’area romanista, grazie al filtro in mediana giallorosso. È più pericolosa la Roma con un tiro e una punizione di Vucinic e un’altra di Riise che sibila sul palo più lontano. Quasi in chiusura di tempo una traversa colpita da Samuel, in splendida elevazione su calcio d’angolo di Sneijder, ti fa capire che anche nelle giornate no, l’Inter è comunque pericolosa. Diverso l’atteggiamento dei nerazzurri nella ripresa. Più reattività in mezzo e attaccanti finalmente più vivaci negli spazi. E così Eto’o lancia in profondità Milito la cui girata di destro scheggia l’incrocio dei pali. Poi è Sneijder a impegnare Julio Sergio, più reattivo e pronto del suo più famoso collega e connazionale. Ma in assoluto ora l’Inter è aggressiva e pressa alto. Mou gioca il tutto per tutto inserendo Pandev per lo spento Stankovic e ridisegnando un 4-2-1-3 con Sneijder alle spalle del pesantissimo tridente Pandev-Milito-Eto’o. Inter che alza il baricentro e costringe la Roma a rinculare. E proprio su’azione tambureggiante, di tipo rugbistico, la capolista trova il pari con Sneijder che crossa dal fondo per il puntualissimo Milito. Peccato che nella stessa azione Pandev gioca la palla in netto fuorigioco. L’assistente Lanciano toppa completamente e ripete l’errore poco dopo ed è Julio Sergio a uscire bene sui piedi sempre di Milito, che altrimenti avrebbe chiuso il campionato con uno strascico di polemiche enormi. Ma quando la partita sembra prendere una brutta piega Taddei, appena entrato, effettua un tiro cross sul quale Toni è abile a sfruttare forse l’unico errore di Lucio: controllo e destro all’angolo.
Il colpo è di quelli che spezza le gambe ma mentre all’Olimpico è il delirio per il ritorno in campo di Totti, l’Inter rischia il clamoroso pareggio in zona Cesarini con Milito che da due passi colpisce in pieno il palo.



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