Gara sudatissima per i Campioni in carica che rimontano, non senza difficoltà, al gol nel primo tempo siglato dal giovanissimo Ilicic; nella ripresa sale in cattedra Samuel Eto’o, il quale grazie ad una doppietta, porta in vetta alla classifica la squadra nerazzurra.
Importante sottolineare le assenze da ambo le parti causa infortunio: mancano infatti sia il capitano rosanero Fabrizio Miccoli, che il fantasista Wesley Snejider.
Un match avvincente già da subito, con occasioni iniziali prevalentemente di stampo interista, da segnalare tra tutte, una traversa colpita al 13’ da Stankovic. Ma nonostante ciò, è proprio il Palermo ad andare in vantaggio, con una ribattuta sottoporta dello Sloveno Ilic. Sulle ali dell’entusiasmo vola la squadra isolana che nell’ultimo quarto d’ora controlla appieno la gara.
Nessun cambio a fine primo tempo, e all’occasione del raddoppio sprecata da Hernandez, risponde Milito, che si mangia letteralmente il gol del pareggio nell’uno contro uno a pochi metri da Sirigu.
Arriva al 17’ della ripresa il pareggio del camerunense Eto’o che sfrutta al meglio una verticalizzazione di Milito. La squadra allenata da Benitez non demorde e al 25’ passa in vantaggio ancora grazie ad Eto’o, il quale conclude in rete un assist di Stankovic.
Nel finale l’Inter si copre, lo dimostrano anche i cambi di Muntari per Milito e,Santon per Stankovic ed infine entra anche Mariga per Pandev. I rosanero ne approfittano con almeno due chance nitide sprecate dal giovane Pastore, in una delle quali colpisce anche un palo.
I nerazzurri riagguantano l’ormai familiare primo posto al pari col Cesena. Una prestazione non certo esaltante quella dei campioni in carica. Milito è ancora molto lontano dalla forma della stagione passata, soprattutto sul piano psicologico più che su quello fisico. In affanno anche Chivu non sempre puntuale nelle chiusure difensive.
Da evidenziare invece la netta ripresa del macedone Pandev arrembante in quasi tutte le azioni offensive, e a dir poco esaltante la prestazione di Samuel Eto’o più che decisivo nel reparto d’attacco, non si risparmia nemmeno in copertura. Tornato il “Leone” dei tempi del Barça rappresenta ora più che mai la panacea di Benitez, che aspetta ancora la miglior forma fisica del resto della squadra.