Quando uno dei più importanti attori/registi in Italia dedica un elogio ad un personaggio dello sport è perchè questo rappresenta molto di più di un giocatore, molto di più di un professionista. Rappresenta passioni, emozioni e in alcuni casi la storia di uno dei più grandi club al mondo. Se poi quell’uomo risponde al nome di Alessandro Del Piero allora si tratta di poesia, poesia in movimento. La sua grandezza, i suoi record e le sue magie sono raccolte in quel numero 10 che porta in spalla. Il numero dei grandi: dei Maradona e dei Baggio, dei Ronaldo e perfino dei Rivera. Neanche Zidane, uno dei migliori di sempre, ha saputo cancellare il nome di Del Piero dal cuore degli juventini. Un campione a 360°, ma soprattutto un capitano, un padre e forse un futuro Presidente. Tutto questo è Alessandro Del Piero tra Champions League, Intercontinentale ma anche processi e Serie B.
Ibra sentenzia:”Milan più importante dell’Inter, da Guardiola aspetto ancora delle motivazioni mentre per Mou avrei ucciso”.

Io,Lui&l'altro: sono Ibra, Guardiola ed il suo ex allenatore all'Inter Josè Mourinho
Bellissima intervista quella rilasciata da Zlatan Ibrahimovic alla televisione satellitare Eurosport. La chiacchierata col campione svedese andrà in onda solo Lunedi 28 ma vi anticipiamo alcuni passaggi fondamentali.
Si parte dalla sua negativa esperienza blaugrana ed in particolare dal suo difficile rapporto da colui che Ibra definisce “il Filosofo”, Pep Guardiola:
“Nel Barcellona ho capito come nel calcio le cose possono cambiare velocemente. Il mio problema lì è stato un uomo, e cioè ‘il filosofo’. Io non avevo problemi con nessuno, non c’è nessuno che può dire che ho fatto qualcosa di male e nei primi sei mesi era tutto eccezionale, andava tutto bene ma poi è successo qualcosa, anche se non so che cosa. Sto ancora aspettando una risposta, ma fatto sta che dopo i primi due mesi del 2010 non mi ha parlato più”. Dopo l’attaccante rossonero la spara ancora più grossa facendo ben intendere per chi fa il tipo nella corsa alla Liga spagnola: “Per Mou avrei ucciso per le motivazioni che mi ha dato, per come mi ha stimolato, con l’altro c’era il calcio, ma un allenatore deve adattare il suo gioco ai calciatori che ha, specie se ne ha comprato uno per 70 milioni di euro. E se l’ha comprato non l’ha comprato per lasciarlo a guardare gli uccelli sugli alberi”.
Attenzione si sposta poi sul Milan ed in particolare sull’avventura in Champions e sulla rimonta dei cugini nerazzurri:
“Non posso parlare male dell’Inter perché lì ho vissuto momenti fantastici, ma storicamente credo che il Milan sia un club più importante; quando sono arrivato qui mi è stato presentato un progetto che ruota attorno a me e mi sono state promesse tante cose su cui si sta lavorando. È un progetto che sta crescendo e credo che il prossimo sarà l’anno giusto per lottare su tutti i fronti”.
Chiosa finale sull’addio di Ronaldo:
“È una grande perdita: non c’è stato nessuno migliore di lui negli ultimi 15-20 anni; guardando indietro non vedo altri giocatori al livello suo e di Zidane. Per me è stato sufficiente essere sullo stesso campo con lui: di Ronaldo ce n’è uno solo. Come diceva Maradona, ci sono molti re, ma un solo Dio. E questo vale anche per Ronaldo”.
Le scommesse del Weekend: Brescia e Roma da 1, in attesa di Milan-Napoli

La Galina: il Catania attende i gol di Maxi Lopez
Vi proponiamo le due giocate consigliate dai nostri esperti per il fine settimana:
GIOCATA 1:
Brescia- Lecce 1
Catania- Genoa 1
Cagliari- Lazio x
Rivincita Bayern a San Siro: decide Gomez al 90′.
Si materializza la terza sconfitta delle squadre italiane in Champions League in altrettante partite casalinghe. Cade tra le mura amiche anche l’Inter Campione del Mondo per colpa di un gol di Mario Gomez al 90′. Partita bellissima a San Siro dove va in scena il remake della finale di Madrid. Il Bayern recupera le stelle offensive ma si presenta con una difesa totalmente rimaneggiata. Dal canto suo Leonardo è costretto a rinunciare a Milito e Pazzini, per motivi differenti, schierando Sneijder e Stankovic alle spalle dello spauracchio Eto’o. Sono i tedeschi a far la partita sin dai primi minuti ma i nerazzurri hanno due
Juventus pronta al trasloco: a Luglio inaugurazione del nuovo stadio ma manca lo sponsor
Siamo agli sgoccioli, solo pochi mesi e la Vecchia Signora avrà finalmente una nuova casa. L’inaugurazione del nuovo stadio della Juventus avverrà a Luglio (o Agosto). L’impianto avrà una capienza che si aggira sui 41000 posti e nascerà sulle macerie del Delle Alpi. Capolavoro di tecnologia dal momento che ha una copertura testata in galleria del vento che permetterà alla luce di entrare in modo da mantenere il manto erboso in condizioni perfette. Verranno ridotte le distanze dal campo e sparirà la tanto contestata pista d’atletica. Il progetto prevede una grandissima area commerciale di 34000 metri quadrati sui quali
26° di serie A: il Milan espugna Verona; crollano Roma e Juve
Ennesimo week-end di passione, ennesimo week-end di polemiche in Serie A, dove nel corso della 26° giornata vincono le prime 4 della classe, distaccandosi dal gruppetto di inseguitrici. Le polemiche avvolgono le milanesi, entrambe vincenti grazie a un episodio che ha condizionato le rispettive gare. Milan che, dunque, rimane al comando grazie al 2 a 1 di Verona: vantaggio di Robinho nel primo (gol condizionato da un fallo di mano dello stesso brasiliano), pareggio di Fernandes e sigillo finale, a 8 minuti dal termine, del neo-entrato Alexandre Pato. Resta a 3 punti il Napoli che, nel posticipo del San Paolo contro il Catania, vince 1 a 0 grazie alla rete di Zuniga al 25° del primo tempo. Vittoria tra le polemiche anche per l’Inter di Leonardo, terza forza del campionato, che, sabato sera, ha sconfitto il Cagliari 1 a 0 grazie al primo centro con la maglia nerazzurra di Ranocchia, in evidente posizione di fuorigioco. Mantiene il passo la Lazio del profeta Hernanes: una sua rete nei minuti iniziali liquida la pratica Bari, sempre più prossima alla retrocessione.