Barca mostruoso! Abidal alza la Champions nel tempio di Wembley

Marziani! E’ probabilmente questo il pensiero condiviso tra i milioni di spettatori che ieri hanno assistito alla “Finale dei Sogni” della Champions League. Forse qualcuno lo ha persino esclamato vedendo giocare Messi Xavi e compagni. Difficile non stropicciarsi gli occhi davanti alla squadra, che se non è la più forte di sempre, è certamente la più spettacolare. 10 trofei in 3 anni di conduzione Guardiola e tanti anni di successi ancora da raggiungere considerato che tolto il capitano Puyol, l’ossatura è giovanissima. Il Manchester ha provato a imbrigliare i blaugrana con un quarto d’ora iniziale fatto di pressing a tutto campo ma col passare dei minuti il possesso palla degli spagnoli ha annichilito i Red Devils. E’ vero Ferguson tornasse indietro non schiererebbe il troppo leggero Hernandez al fianco di Rooney ma la sensazione è che la partita non avrebbe avuto storia comunque. Troppo forte il Barcellona ma soprattutto troppo forte Lionel Messi. Sei il fuoriclasse deve dimostrarsi tale nelle grandi partite allora la Pulce è ancora qualcosa di più dal momento che questa finale l’ha ammazzata a suon di dribbling, tunnel e giocate. Non sarà facile per Maradona svegliarsi sapendo che adesso un erede lo ha sul serio, l’erede tanto invocato ma mai voluto realmente dal momento che aveva preso gusto a starsene li solo soletto nell’olimpo del calcio. Nella grande notte di Wembley il 10 argentino sembrava tornare nella pubblicità Adidas che lo ha reso celebre in cui sbuca sotto le gambe degli avversari grazie alla sua rapidità, il problema è che i giganti in questo caso erano Ferdinand e Vidic. Se a questo aggiungiamo la vena realizzativa di Pedro e Villa otteniamo il perfetto ritratto di una macchina perfetta. Non è stata solo la finale della consacrazione di Messi ma anche quella della vittoria di Erica Abidal. 2 mesi dopo l’operazione per il tumore al fegato Guardiola lo schiera titolare con Puyol in panchina. Al suo ingresso il capitano blaugrana riceve la fascia da Xavi e anzi che mettersela la infila al braccio del terzino francese. E’ cosi Abidal ad alzare nel cielo di Wembley la Champions League che per una volta è immagine di  una grande vittoria sportiva ma soprattutto metafora di una vittoria nella vita.



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