L’Argentina spaventa il Mondiale: 4-1 alla Corea del Sud. Tripletta di Higuain.

 

Finisce in goleada la partita tra le due capoliste del Girone B. Argentina favolosa in avanti con un Messi straordinario suggeritore e Higuain sopraffino realizzatore. Hattrick per l’attaccante del Real Madrid che diventa il nuovo capocannoniere del Mondiale. In mezzo l’autogol di Park Chum, che apre le danze, ed il gol di Lee Chung che sembra riaprire i conti in finale di primo tempo.

Maradona conferma in blocco la squadra del vittorioso esordio contro la Nigeria, con la sola eccezione di Maxi Rodriguez al posto dell’indisponibile Veron. Lo stesso fa il tecnico coreano che sceglie un modulo coperto con un solo attaccante più il trequartista dello United, Park. Inizio vivace con la Seleccion a fare la partita schiacciando gli asiatici nella loro area di rigore. Nonostante ciò il vantaggio arriva in maniera tanto casuale quanto fortunosa perchè la punizione scodellata da Messi colpisce Park Chung che finisce per battere il portiere Jung Sung Ryong. La reazione della Corea tarda ad arrivare ma il raddoppio argentino no: Burdisso prolunga un cross di Maxi Rodriguez per la deviazione sottomisura di Higuain. Il due a zero sembra chiudere la partita se non fosse per il “misericordioso” Demichelis, che in finale di primo tempo regala a Lee Chung la palla che potrebbe riaprire i giochi.

Ad inizo ripresa la Corea del Sud cerca una timida reazione ma il palleggio argentino finisce per spegnere le speranze di rimonta. Troppa superiorità tecnica tra le due squadre dal momento che Maradona può schierare, tutti insieme, Rodriguez, Messi, Tevez, Higuain e Di Maria. E’ proprio da un’accelerazione della giovane ala del Benfica che arriva un altro pericolo per la porta coreana con Higuain che va vicino alla doppietta. E’ il preludio al gran finale con Messi che va vicino al gol prima impegnando il portiere e poi colpendo il palo sulla cui ribatutta è ancora El Pepita il più lesto di tutti per ribadire in rete la palla del 3-1. Partita definitivamente archiviata se non fosse per le manie di grandezza del numero 9 che sul assist di Aguero (dopo l’ennesima grande accelerazione di Messi) fa tripletta e 4-1. Grande prova di forza dunque dell’Afa che con questi tre punti potrebbe essere gia qualificata in caso di vittoria della Nigeria sulla Grecia. Unica nota stonata le disattenzioni difensive che preoccupano ancora di più visto l’infortunio occorso a Samuel.

PROMOSSI:

Higuain (7,5):  E pensare che qualcuno aveva a lungo invocato l’utilizzo di Milito al suo posto. Firma la prima tripletta del Mondiale dimostrando le sue doti da attaccante di razza. Non disputa una gara memorabile ma andare a segno tre volte gli vale la palma di migliore in campo.

Messi (7,5):  Al contrario di Higuain gioca un match strepitoso. E’ immarcabile in ogni zona del campo facendo la differenza ad ogni palla utile. Quello che tocca diventa oro e ancora una volta fa i conti con una maledizione che non gli permette di andare a segno, vuoi per miracoli di portieri sconosciuti o vuoi perchè la troppa precisione lo porta a fare i conti con pali e traverse.

Mascherano (7): Un infortunio lo lascia orfano di Veron ma il capitano della Seleccion è più forte anche della solitudine, a cui è destinato visto l’utilizzo di Maxi Rodriguez (in costante posizione avanzata). Mette ordine nelle manovre dell’Argentina e fa legna a metàcampo con una prestanza fisica spaventosa. I piccoli coreani sembrano Lillipuziani al suo cospetto. Insuperabile.

BOCCIATI:

Demichelis (4) :  E’ il punto debole dell’Argentina targata Maradona. Scelto come titolare inamovibile al fianco di Samuel finisce per dimostrare tutti i suoi limiti. Lento e macchinoso come sempre aggiunge, alle sue già numerose magagne, errori in impostazione come nel caso del gol che sembra riaprire la partita. Ma siamo sicuri che Burdisso gli sia poi cosi inferiore?!?!

Park (5):  Prova opaca per il giocatore del Manchester, pupillo di Sir Alex Ferguson. Non ripete la prestazione dell’esordio non riuscendo quasi mai a far emergere le sue qualità tecniche. Si perde ogni volta che si trova a fare i conti con quel gigante di Mascherano. Se non fosse per la fascà fosforescente che porta al braccio sembrerebbe uno dei tanti…

Tevez (5): L’attaccante del City è il volto triste della Seleccion. La sensazione è che la presenza di Messi gli tolga spazi ed idee. E’ a disagio nel ruolo di spalla a cui il numero 10 lo relega. Da lui ci si aspetta ben altro tipo di giocate rispetto a quelle a cui ci sta lentamente abituando in questo Mondiale.

 



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